Cessione Iveco: maxi-dividendo agli Elkann dopo la vendita a Tata e Leonardo

Si completa il grande riassetto nel settore dei veicoli commerciali con la cessione del gruppo Iveco, un’operazione da 5,3 miliardi di euro che segna una svolta storica con la vendita della divisione Defence a Leonardo e la cessione della restante parte, composta da camion e autobus, al gruppo indiano Tata Motors. Questa doppia transazione non solo consente di incassare cifre rilevanti, ma prevede anche un dividendo straordinario per gli azionisti, con un premio particolarmente consistente per la famiglia Agnelli/Elkann.

Il valore della cessione: premi e strategie per gli azionisti Elkann

La cessione della divisione Iveco Defence a Leonardo è stata finalizzata al prezzo di 1,7 miliardi di euro e prevede un dividendo straordinario stimato tra i 5,5 e i 6 euro per azione. Questo significa un incasso netto per Exor, la holding della famiglia Agnelli/Elkann, che detiene il 27,1% di Iveco Group, pari a oltre 74 milioni di azioni, tra i 360 e i 400 milioni di euro. Oltre a questo premio, Exor si trova ora con un tesoretto complessivo di circa 5 miliardi di euro, da aggiungere ai circa 3 miliardi già incassati dalla recente vendita di azioni Ferrari. Questi fondi saranno destinati a nuove acquisizioni strategiche, rafforzando la posizione finanziaria del gruppo.

La famiglia Agnelli/Elkann è la principale beneficiaria di questa operazione, che ha visto anche l’adesione di Exor all’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) lanciata da Tata Motors per acquisire il 100% delle azioni di Iveco Group, con l’obiettivo di procedere successivamente al delisting da Piazza Affari.

Il consiglio di amministrazione di Iveco, dopo aver approvato i conti semestrali con un utile di 106 milioni di euro e ricavi consolidati per 3,7 miliardi, ha dato via libera all’unanimità all’operazione, raccomandandola agli azionisti. Va evidenziato che il buon esito dell’OPA è subordinato alla conclusione positiva della separazione della divisione Defence, che deve avvenire entro il 31 marzo 2026.

Tata Motors e Iveco: nascita di un colosso globale nei veicoli commerciali

Con l’acquisizione di Iveco Group, la multinazionale indiana Tata Motors punta a diventare un protagonista globale nel settore dei mezzi commerciali, unendo competenze complementari e una presenza consolidata in diversi mercati. Il nuovo gruppo combinato raggiungerà un fatturato aggregato di circa 22 miliardi di euro e una produzione annuale di circa 540.000 veicoli, distribuiti equamente tra Europa (50%), India (35%) e Americhe (15%).

Importante sottolineare che, nonostante l’operazione, il gruppo manterrà le sedi produttive esistenti, con la sede legale di Iveco che resterà a Torino. Da parte di Tata Motors è stata inoltre specificata l’assenza di piani per chiusure di stabilimenti o riduzioni di personale come conseguenza diretta della transazione.

Il CEO di Iveco Group, Olof Persson, ha commentato: «Unendo le forze con Tata Motors, liberiamo nuovo potenziale per migliorare le nostre capacità industriali, accelerare l’innovazione nel trasporto a zero emissioni e ampliare la nostra presenza nei mercati chiave». Dall’altra parte, Natarajan Chandrasekaran, presidente del gruppo Tata, ha evidenziato come «le attività complementari e la maggiore scala del gruppo rafforzeranno la capacità di investire con audacia. Siamo fiduciosi di ottenere tutte le approvazioni necessarie e di completare l’operazione nei prossimi mesi».

Un’eredità industriale e un futuro all’insegna dell’innovazione

Fondata nel 1975 da Bruno Beccaria dalla fusione di cinque marchi europei, tra cui Fiat Veicoli Industriali e Magirus-Deutz, Iveco è diventata un punto di riferimento mondiale nella produzione di veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, autobus e veicoli speciali per settori come antincendio, difesa e protezione civile. Con una presenza in oltre 160 paesi, la società conta circa 5.000 punti vendita e assistenza nel mondo, con una produzione annua che si aggira intorno ai 150.000 veicoli e un fatturato vicino ai 10 miliardi di euro.

Nel corso degli anni, Iveco ha lanciato modelli iconici come il Daily, lo Eurocargo, e lo S-Way, quest’ultimo recentemente affiancato dalla versione elettrica S-eWay e da nuovi furgoni elettrici come eJolly ed eSuper Jolly. L’azienda ha inoltre collaborato con Nikola Corporation per lo sviluppo di veicoli elettrici e a idrogeno, puntando sulle soluzioni di mobilità sostenibile.

Dal punto di vista produttivo, Iveco dispone di stabilimenti in Europa, Cina, America Latina e Africa, con joint venture strategiche come Naveco e Saic-Iveco Hongyan per rafforzare la presenza nei mercati emergenti. La sede centrale rimane a Torino, cuore storico della produzione e dell’innovazione.

La recente cessione di Iveco Defence a Leonardo e l’acquisizione da parte di Tata Motors segnano quindi un passaggio epocale nella storia dell’azienda, che si appresta a entrare in una nuova fase di crescita globale sotto la guida del gruppo indiano, mantenendo però un forte legame con le sue radici italiane e il suo patrimonio industriale.

Tata Motors, fondata nel 1945 e parte del noto conglomerato indiano Tata Group, è già un gigante nel settore automobilistico, con controllate prestigiose come Jaguar Land Rover e una presenza consolidata nella produzione di veicoli commerciali e passeggeri. L’acquisizione di Iveco rappresenta per Tata un salto di qualità strategico, rafforzando il proprio posizionamento sui mercati internazionali e ampliando significativamente il portafoglio prodotti.

L’operazione, annunciata ufficialmente il 30 luglio 2025, è stata accolta con favore dai mercati e rappresenta un segnale forte di consolidamento e innovazione nel settore dei veicoli commerciali a livello globale.

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Redazione