
I migliori prodotti di Esselunga - puntoit.it
Una nutrizionista a rivelato la sua lista dei prodotti migliori in assoluto della nota catena Esselunga, vediamo quali sono.
Quando si fa la spesa, non è sempre facile capire cosa finisce davvero nel carrello, etichette ingannevoli e confezioni accattivanti possono trarre in inganno. Eppure, ciò che mangiamo ogni giorno incide profondamente sul nostro benessere e scegliere i prodotti giusti è un passo fondamentale verso una salute migliore.
Ma come orientarsi tra decine di marchi e alternative apparentemente simili? A fare chiarezza ci ha pensato una nota nutrizionista italiana. L’esperta ha passato al setaccio alcuni dei prodotti più famosi a marchio Esselunga, promuovendo quelli davvero sani e bocciando quelli che nascondono ingredienti non raccomandabili.
I migliori e i peggiori di Esselunga
A finire subito nella lista nera è la classica crema alle nocciole, troppo zucchero, olio di palma, latte scremato in polvere e lattosio. Un mix che la rende poco adatta a una colazione equilibrata e ancor meno indicata per i bambini, sa evitare, insomma, nonostante il gusto.

Promossa invece la versione “pura”, fatta al 100% con nocciole tostate e pelate, nessun ingrediente superfluo o additivi chimici, solo frutta secca selezionata. Perfetta per chi cerca uno snack sano o una crema spalmabile senza compromessi, una scelta semplice, economica e assolutamente vincente per avere il meglio.
Non se la cava meglio il reparto cereali, i corn flakes della linea “Equilibrio” sono stati bocciati dalla nutrizionista, senza possibilità appello. Troppo zucchero e troppi emulsionanti, che fanno crollare il mito di un prodotto light e salutare, che si rivela essere solo una mera operazione commerciale.
Al contrario, i muesli della stessa linea si guadagnano un bel voto positivo, soprattutto se accompagnati dallo yogurt naturale o dal latte vegetale Esselunga. Con il 65% di fiocchi di cereali e ben il 27% di frutta secca ed essiccata, rappresentano un’alternativa decisamente più bilanciata e nutriente.
Capitolo a parte va aperto per i sughi pronti, il pesto “Top” senza aglio viene bocciato per la presenza eccessiva di olio di semi di girasole. Un prodotto che può sembrare gourmet, ma che alla prova degli ingredienti delude, rivelando una qualità complessiva ritenuta abbastanza mediocre.
Molto meglio invece il pesto biologico con basilico genovese DOP, sempre senza aglio, che si guadagna una promozione a pieni voti che premia la qualità. Il 31% di basilico, il 17% di pinoli e l’uso esclusivo di olio extravergine d’oliva ne fanno una scelta più autentica e fedele alla tradizione.