
Un nuovo aumento delle tasse colpirà gli italiani - puntoit.it
Brutte notizie per centinaia di contribuenti che si troveranno a pagare fino a 100 euro in più di tasse.
C’è una parola che basta da sola riesce a far rizzare le antenne di tutti quanti, aumenti, di quelli improvvisi che colpiscono senza pietà. Quando poi ad andarci di mezzo è il portafogli di chi già stringe i denti, mese dopo mese, la notizia diventa un detonatore.
Non si tratta solo di cifre o aliquote, è il principio, la sensazione di essere stati traditi da promesse che suonavano come un’ancora di salvezza. Ma quella promessa, ora, si infrange contro i numeri di una manovra che non lascia scampo e che rischia di mettere in ginocchio centinaia di famiglie italiane.
I rincari peggiori di sempre
La Regione Piemonte ha confermato l’aumento dell’Irpef per i residenti sul territorio, una scelta sofferta, da poco comunicata ufficialmente dalla Giunta guidata da Alberto Cirio. Si è cercato di minimizzare l’impatto, ma di fatto non si è riusciti ad arginare l’inevitabile, l’aumento delle aliquote è ora diventato concreto.

Il peso della manovra ricadrà principalmente sul ceto medio, quello stesso che da tempo si sente sempre più stretto in una morsa fiscale. L’adeguamento comporterà rincari che variano dai 33 ai 106 euro a testa, cifre che faranno la differenza a fine anni in negativo.
Restano esenti i redditi sotto i 15mila euro e sopra i 50mila, ma per chi si trova nel mezzo si apre una forbice dolorosa. Chi guadagna tra i 15mila e i 28mila euro vedrà l’aliquota salire al 2.68%, mentre la fascia da 28mila a 50mila passa al 3.31%.
Il presidente Cirio giustifica la manovra tirando in ballo la riforma fiscale del Governo Meloni, che ha accorpato i primi due scaglioni Irpef. Il risultato è un buco nei conti da circa 150 milioni di euro che la Regione non può permettersi assolutamente di ignorare.
Per compensare, è stato approvato un intervento che guarda alle famiglie con più di due figli che potranno beneficiare di una detrazione da 250 euro. Ma il vero banco di prova sarà il futuro, Cirio assicura che dal 2028 la pressione fiscale calerà, grazie alla revisione di nuovi scaglioni Irpef.
Secondo le proiezioni, si potrebbe arrivare a un taglio medio di circa 30 euro, una magra consolazione che ben poco potrà contro il caro vita. Soprattutto per chi da subito dovrà fare i conti con un incremento che, per una buona fetta dei cittadini, sarà tutt’altro che simbolico.